L’antica Tuscia
Tuscia era la denominazione attribuita all’Etruria dopo la fine del dominio etrusco, invalso a partire dalla Tarda antichità e per tutto l’Alto Medioevo. Il nome indicava in origine un territorio assai vasto che comprendeva tutta l’Etruria storica, la Toscana, l’Umbria occidentale e il Lazio settentrionale, che le diverse vicissitudini storiche hanno ripartito in tre macroaree: la “Tuscia romana”, corrispondente al Lazio settentrionale con l’antica provincia pontificia del Patrimonio di San Pietro, che equivale oggi alla Provincia di Viterbo e alla parte settentrionale della provincia di Roma nord fino al Lago di Bracciano; la “Tuscia ducale”, che includeva i territori del Lazio e dell’Umbria soggetti al Ducato di Spoleto; la “Tuscia longobarda”, grosso modo l’attuale Toscana, comprendente i territori sottoposti ai Longobardi e costituenti il Ducato di Tuscia.
Lago di Bolsena
A circa 10 km dall’agriturismo è possibile visitare la città di Bolsena e il suo famoso lago vulcanico circondato da spiaggette dove potrete rilassarvi o passeggiare lungo le sue rive.
Civita di Bagnoregio
A circa 2 km sorge la splendida città di Civita di Bagnoregio, detta la “città che muore”. Il borgo sorge su uno sperone di tufo e si collega alla terraferma tramite un solo ponte percorribile esclusivamente a piedi. Molto suggestivo il piccolo borgo e unico nel suo genere, è entrato a far parte del patrimonio dell’Unesco. Le piccole strade e le casette arroccate le regalano un’atmosfera magica e un fascino unico al mondo. Fondata 2500 su una delle più antiche vie d’Italia congiungente il Tevere (allora grande via di navigazione dell’Italia Centrale) e il lago di Bolsena.
All’antico abitato di Civita si accedeva mediante cinque porte, mentre oggi la porta detta di Santa Maria o della Cava, ne rappresenta quella principale. Le principali attrazioni è all’interno del borgo sono le case medievali, la chiesa di San Donato che si affaccia sulla piazza principale, Palazzo Alemanni, sede del Museo Geologico e delle Frane, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, i resti della casa natale di San Bonaventura e la Porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi.
Il paese è iscritto all’associazione de I borghi più belli d’Italia.
Principali eventi:
•Nel periodo natalizio vi si tiene un presepe vivente;
•L’ultima settimana di luglio e la prima di agosto si tiene il Tuscia in Jazz Festival con concerti, seminari e jam session. I migliori nomi del jazz mondiale si ritrovano insieme a centinaia di studenti provenienti da tutto il mondo nella splendida cornice di Civita ogni primo sabato di agosto per la Notte in Jazz, unica notte in bianco dedicata al jazz in Italia.
http://www.tusciainjazz.it/
Orvieto
Una delle città più antiche di Italia, deve le sue origini alla civiltà etrusca: i primi insediamenti risalgono al IX° secolo a.C. e si localizzarono all’interno delle grotte tuface ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la cittadina umbra.
Sebbene la fama di Orvieto sia profondamente intrecciata con quella del suo magnificente duomo, la città offre numerosi spunti e itinerari storico-artistici, proprio in virtù delle sue antiche origini.
Da non perdere la meraviglia del Duomo. Iniziato nel 1290, fu poi continuato da Lorenzo Maitani, al quale si deve in particolare la mirabile facciata con i suoi eccezionali bassorilievi. Gli affreschi della Cappella Nuova (eseguiti dal 1499 al 1504) vi lasceranno sicuramente senza fiato per la loro bellezza e la luminosità dei loro colori.
Non perdete la Città Sotterranea che fu interamente ricavata dalle cavità scavate dagli abitanti nel corso dei secoli, ricca di pozzi e grotte: Il più famoso è il Pozzo di San Patrizio, straordinaria opera di ingegneria civile del Cinquecento. Voluto per motivi di sopravvivenza in caso di assedio o calamità naturali, fu realizzato ad Antonio da Sangallo, le dimensioni sono impressionanti: 62 metri di profondità, 13,5 mt di diametro. Tutt’attorno si snodano due scale a chiocciola elicoidali che non si incontrano mai; le due scalinate, composte da 248 gradini ognuna, ricevono luce da 72 finestre creando un’atmosfera surreale.
Principali Eventi:
A giugno non perdete il corteo storico con i figuranti (http://www.corteostoricoorvieto.it) o la Festa della Palombella, tradizioni secolari da vedere una volta nella vita.
Umbria jazz festival nela sua versione invernale si tiene ad Orvieto e dintorni.
Ultimo non meno importante qualche dettaglio culinario: intanto i presidi Slow Food come ad esempio detta anche “bistecca del villano”, i fagioli Secondo del Piano di Orvieto e la Fava cottòra dell’Amerino, Certo è che non si vive di solo cibo, infatti Orvieto è conosciuta soprattutto per il vino, il famoso Grechetto, ma anche il Trebbiano, il Sangiovese e la celeberrima Muffa Nobile, un vino dolce che si tramanda già dal tempo degli Etruschi.
Cibo e Vino nei dintorni:
Ristorante Il bocconcino Lubriano 340 729 4174